In genere i musei più belli del mondo sono quelli cui si ispirano i registi e i romanzieri per le loro opere: basti citare Belfagor - Il fantasma del Louvre o la Mary Beton descritta da Virginia Woolf, che aggirandosi tra gli scaffali del British Museum dà il via a Una stanza tutta per sé. A volte, però, accade anche il contrario. Prendete uno degli scrittori contemporanei più amati al mondo, premio Nobel per la letteratura nel 2006, tradotto in più di 60 lingue e con oltre dodici milioni di copie vendute in tutto il pianeta. Sia che siate suoi lettori da sempre, sia che vi avviciniate per la prima volta alle sue opere, permettete a Pamuk, il romanziere più famoso di Istanbul, e al film di Grant Gee di guidarvi per le vie della città e lasciatevi ammaliare da una storia di collezionismo misteriosa e intensa che racconta come un luogo reale possa nascere, in occasioni particolari come questa, dalla forza dell'immaginazione e della scrittura.
Il Museo dell'innocenza di Pamuk ci conduce infatti attraverso i sentieri di un'ossessione amorosa, quella di Kemal per la giovane Füsun. Per placare il suo desiderio verso la ragazza che non può avere, Kemal inizia a raccogliere ogni oggetto che gliela ricordi, a cominciare ovviamente dall'orecchino che lei perse la prima volta che fecero l'amore insieme, "il momento più felice della mia vita". Così, proprio per riconquistare quell'attimo perduto nel tempo, Kemal assembla, oggetto dopo oggetto, una collezione che, agli occhi del mondo, non può che apparire follia. Giunto al termine della vita, Kemal chiede all'amico scrittore Orhan Pamuk di costruire un museo che raccolga queste memorie: il Museo dell'innocenza. E lo scrittore lo accontenta, scrivendo un libro che conquista i lettori di tutto il mondo. Da quel libro, pubblicato in Italia da Einaudi, è nato però qualcosa di più: il progetto di un museo reale a Istanbul - nel vecchio palazzo dove "abitava" Füsun- un museo nato dalla forza dell'immaginazione e ormai visitatissimo dai viaggiatori che arrivano nell'unica città del mondo che si divide tra due continenti e che ha avuto tre nomi illustri nel corso dei secoli: Costantinopoli, Bisanzio, Istanbul.