14 agosto. Nella grande stazione ferroviaria una donna va sola tra tanta gente. Va in fondo a un binario. Perduta nel proprio scontento si siede su una panchina. Ha circa sessant'anni i capelli di un rosso cupo perfettamente tinti e pettinati e un vestito un po' elegante, un po' troppo caldo, un po' troppo fuori moda. Vicino a lei un carrellino della spesa. Vuoto. La donna si chiama Maria Celeste e si sta mettendo sulla lingua delle gocce di Serenase. Fatto. Ora dorme seduta sulla panchina. Quando una mano la scuote e una ragazzetta le mette tra le braccia un bambinetto di circa 10 mesi e scappa via correndo.Comincia cos. la nostra storia. Che è la storia di Maria Celeste. Maria Celeste. Vedova di un commercialista - commercialista soprattutto di dentisti - e madre di un commercialista che lavora coi dentisti anche lui.Maria Celeste che vive in una casa di cura che per. lei chiama Albergo. Vive l. perché da sola non poteva stare più. Dimenticava i fornelli accesi, lasciava l'acqua aperta, non ricordava bene. Maria è tirchia, antipatica, solitaria, che guarda tutti dall'alto in basso. Maria che è orgogliosa, sola. Maria che racconta a tutti che la domenica va dal figlio a fargli il sugo di pesce buono come solo lei sa fare. Ma non è vero. Maria che la domenica sta seduta sola sulla panchina perché lei il figlio non lo vede da tre anni. Hanno litigato, non si parlano proprio più.E cos. Maria quella mattina si ritrova sola, nella grande stazione, stordita dal rumore dei treni che partono e arrivano, con un bambino in braccio. Prova ad andarsene. In fondo, pensa non sono mica fatti suoi. Mette il bambino dritto sulla panchina e scappa, ma il bambino si piega e va cadendo, e lei torna indietro, lo rimette dritto e riscappa. E il bambino è caduto e piange, piange troppo non pu. lasciarlo cos..Maria Celeste ora va col bambino dolce tra la gente della stazione, ma di quel bambino vuole liberarsi. Allora lo porta in un commissariato deserto perché è ferragosto. E sta per consegnarlo ad un carabiniere quando la ragazzetta che glielo ha lasciato ritorna. E le urla che il bambino lo ha lasciato a lei, mica per darlo ai carabinieri. E Maria ascolta, stordita. Escono dal commissariato. E, in quella mattina di tempo vuoto, Maria resta con la ragazzetta e il suo bambino. Camminano, vanno in un grande magazzino, mangiano un gelato insieme. E intanto parlano. Ognuna racconta all'altra pezzetti della sua storia. Maria racconta ancora la bugia di suo figlio, parla dell'importanza delle regole, della famiglia. La ragazza, piena di energia amorosa e di progetti strampalati, racconta del suo passato di fughe dai collegi, della nascita e dell'amore per il suo bambino. Lo ha chiamato Leone perché sappia affrontare la vita con coraggio. Poi la ragazza chiede a Maria di tenerle ancora un attimo, un attimo solo, il bambino. Vado e torno, dice. E attraversa la strada. E un tram la investe. E muore cos.. Senza una ragione, in una mattina d'estate.E Maria ora è sola col bambino. Comincia cos., veramente, la storia di Maria Celeste e il suo viaggio con il piccolo Leone. Ritrova il coraggio prende un treno, fa amicizia con un gruppo di ragazzetti festosi in vacanza, e va da suo figlio Riccardo decisa a consegnargli quel figlio che lui e la moglie non hanno mai avuto.Maria Celeste l'antipatica, l'orgogliosa, la severa, che nel breve tempo che va dal 14 al 16 di Agosto si troverà a dover salvare quel bambino. E che insieme a quel bambino da curare, lavare, cambiare, soprattutto consolare e amare, troverà cura e consolazione alla sua vita. E salvando una vita, salverà se stessa.