Schede primarie

Nel 1623, sette anni dopo la sua morte, viene pubblicato il First Folio di Shakespeare, volume che raccoglie il lavoro del drammaturgo inglese. Romeo e Giulietta, Amleto, Otello solo per citarne alcune, sono opere in grado di creare a distanza di 400 anni una fascinazione che determina destini e passioni. Che accadrebbe se incrociassimo alcuni di questi destini? Con questo progetto vogliamo proporre un viaggio tra diversi mondi che si approcciano con molteplici punti di vista all’opera del Bardo costruendo un percorso che mostri le innumerevoli sfaccettature del lavoro di Shakespeare, la sua attualità. Con l’aiuto di studiosi di prestigiosi atenei italiani ed esteri, cercheremo di capire come nasce uno dei suoi testi più famosi, l’Otello, come viene incluso nel First Folio, quali sono le tematiche che lo caratterizzano e come possa essere vissuto e messo in scena oggi, grazie alla compagnia teatrale Swan, l’unica compagnia shakespeariana in Italia interamente al femminile, che seguiremo dall’ideazione fino alla messa in scena. Senza un obiettivo filologico, bensì espressivo, la compagnia ridarà vita ad un autore che ai suoi tempi era una novità. Senza avere paura di questa figura, ormai idealizzata, ma affrontarlo come un autore contemporaneo, tenendo conto che si trova a recitare di fronte ad un pubblico ben diverso rispetto a quello elisabettiano. Non si cambia la trama del testo, ma lo si riadatta per poter renderlo nuovo e fruibile. Come nasce un testo teatrale nel Cinquecento? Approfondiremo il discorso sulle fonti shakespeariane, sulla messa in scena allora ed oggi, sulla recitazione, all’epoca unicamente maschile, con gli attori uomini che impersonavano anche i personaggi femminili. Una visione femminile e non femminista di un teatro che è sempre stato costruito, rivisto e interpretato da uomini. Senza giudizi di merito, ma una visione semplicemente diversa e di conseguenza interessante. Se una volta il pubblico riusciva ad emozionarsi vedendo dei giovinetti truccati e vestiti da donne, perché il contrario non può essere possibile? Ascolteremo gli esperti sulla raccolta postuma nel Folio, che ci porta fino a Padova, nella cui Università è presente l’unica copia originale del Folio in Italia e nel Mediterraneo. Sostenuto da una solida base scientifico-culturale, il racconto ci mostra come il lavoro del Bardo, nella sua attualità, riesca a diventare parte integrante della vita di giovani donne che hanno scelto il teatro come luogo di crescita personale e professionale. Partendo dagli spunti dell’Otello, apriremo uno sguardo sulle tematiche del razzismo, del multiculturalismo e del ruolo della donna nella società, confrontando la Venezia del Cinquecento con l’Europa di oggi.