Di cosa mi occupo io? Faccio l’autista. I gestori dei locali di Roma mi pagano per portare via gli adolescenti ubriachi, altrimenti gli chiudono il locale. Io li carico a bordo e li accompagno a casa. È un lavoro che va alla grande, adesso poi con l’arrivo del Ferragosto sai che bevute che si fanno questi? Succede però che una mattina mi chiama da Palermo quell’idiota di mia sorella che non sentivo da tanti anni, e con quella voce stridula che infastidisce mi dice che vuole andare in vacanza, ma non può farlo perché deve prendersi cura di mamma e papà. Mi chiede di “darle il cambio”, ma io non ci penso nemmeno. Vi rendete conto? Devo andare giù a prendermi cura dei miei genitori, quei due rigidi e autoritari che per tutta l’adolescenza sono stati i miei nemici, che mi hanno imposto cosa fare, cosa mangiare, chi frequentare. Adesso sono diventati anziani e fragili e hanno bisogno di me. I paradossi della natura, diventare genitore dei tuoi genitori. No che non ci vado. A mente fredda, però, ci ho pensato e mi sono detto: “Quando ti ricapita l’occasione di poterti vendicare di tutto quello che ti hanno combinato quei due?”.
Ed è lì che è iniziato il mio divertimento.