Vincitore nel 1994 dell'Oscar per il Migliore attore non protagonista per il suo ritratto di Bela Lugosi in "Ed Wood" di Tim Burton, Martin Landau era già stato candidato altre due volte agli Academy Awards: la prima nel 1988 per la sua interpretazione nei panni di Abe Karatz in "Tucker - Un uomo e il suo sogno" di Francis Coppola e la seconda per il ruolo di Judah Rosenthal in "Crimini e misfatti" di Woody Allen.
Al di là dell'Oscar, l'elenco dei premi ricevuti da Landau per "Ed Wood" è stato senza precedenti. Gli sono stati attribuiti il Golden Globe Award della Hollywood Foreign Press, il primo premio annuale dello Screen Actors Guild, The Actor, l'American Comedy Award, il New York Film Critics Award, il National Society of Film Critics Award, il Chicago Film Critics Award, il Los Angeles Film Critics Award, il Boston Film Critics Award e il Texas Film Critics Award. Tutti questi riconoscimenti per il suo contributo in un film sul “peggiore regista di Hollywood.”
La sua carriera continua con invariato vigore. E' in coppia con un altro veterano insignito dell'Oscar, Christopher Plummer, in "Remember" del regista Atom Egoyan e del produttore Robert Lantos, un'accoppiata di due degli attori più iconici del mondo. Il film lo vede nei panni di un superstite dell'Olocausto e lui apprezza l'opportunità di poter contribuire a perpetuare la memoria essenziale della più grande tragedia del XX secolo. Un'altra recente accoppiata di due veterani vincitori dell'Oscar è stata quella che ha formato con Ellen Burstyn nel film acclamato dalla critica "Lovely, Still".
Martin Landau è stato recentemente omaggiato dal British Film Institute che ha celebrato, oltre ai suoi elogiati ritratti incarnati sul grande schermo, anche la sua concomitante eccellenza come "doppiatore" in questa nuova era di produzione di film di animazione, tra cui la sua più recente ed acclamata nuova collaborazione con Tim Burton nel film della Disney "Frankenweenie".
Martin Landau è da sempre un esempio di energia all'interno dell'Actors Studio fin dalla nascita quasi cinquant'anni fa, e attualmente ricopre la mansione di direttore artistico, una carica che ha condiviso con il regista Mark Rydell e, in passato, con Sydney Pollack. Ha da poco festeggiato il suo sessantesimo
anno come socio dello Studio. Essendo uno degli interpreti più attivi nel cinema e nella televisione, è anche uno degli insegnanti di recitazione più stimati e richiesti a livello internazionale. Incoraggiato a cimentarsi nell'insegnamento da Lee Strasberg, nel corso di tanti anni ha formato attori del calibro di Jack Nicholson e Angelica Houston.
Ha esordito a Hollywood nel film di guerra diretto da Lewis Milestone e interpretato da Gregory Peck "38° parallelo: missione compiuta", le industrie cinematografica e televisiva non hanno mai smesso di assegnarli i ruoli più svariati, che si trattasse di "Intrigo internazionale" di Alfred Hitchcock, di
"Crimini e misfatti" di Woody Allen, o del ruolo che gli ha regalato l'Oscar in "Ed Wood" di Tim Burton.
Sul piccolo schermo, la catena delle sue caratterizzazioni in grandi serie si riflette luminosamente nell'innovativa “Missione Impossibile” che ha un posto speciale nel pantheon televisivo e in decine e decine di ruoli nessuno mai stato simile a un altro.
Oltre a dozzine di film per la televisione generalista e via cavo e centinaia di apparizioni come guest star in programmi a episodi, i telespettatori di tutto il mondo conoscono le due serie di enorme successo di cui Landau è stato protagonista, “Missione Impossibile” e “Spazio: 1999”. Entrambe le serie sono ancora trasmesse in vari paesi del mondo.
Tra le sue recenti interpretazioni cinematografiche più sorprendenti, lo ricordiamo in "The Aryan Couple", con Judy Parfitt, un film plaudito in moltissimi festival scritto e diretto dal defunto John Daly, amico di lunga data e socio di Landau, anch'egli vincitore di un Oscar. Per la sua interpretazione, sullo sfondo degli orrori delle persecuzioni naziste, Landau è stato premiato al Milano International Film Festival (Migliore attore) e ai Jewish Image Awards (Miglior ruolo maschile).
Nato a Brooklyn, New York, ha studiato arte nel prestigioso Pratt Institute, considerato una delle più esclusive scuole di belle arti degli Stati Uniti. A diciassette anni ha lavorato come artista per il New York Daily News, il quotidiano più venduto del paese, illustrando la rubrica di Billy Rose, “Pitching Horseshoes” (scagliando ferri di cavallo), e altre strisce comiche, tra cui il famoso fumetto “The Gumps”. A poco più di vent'anni, alla ricerca di una nuova sfida, si è dimesso dal giornale e ha iniziato a studiare teatro. Quando si è presentato alle audizioni di ammissione all'Actors Studio era uno di 2000 candidati. In quell'anno solo Martin Landau e Steve McQueen furono ammessi.